La nostra storia
É ormai passato tanto tempo ed i ricordi anche belli cominciano a sfumare un po,
Era il 1978, credo, noi ragazzi del Piazzale (allora ce n’era solo uno) frequentavamo la Casa della Gioventù abbastanza abitualmente.
Un giorno ,spinti da LC un nostro amico poco più grande di noi, decidemmo di provare l’esperienza di una Radio Libera.
E cosi nacque Radio Baganzola sulla frequenza dei 92mhz, dapprima ci cimentammo nelle trasmissioni con un trasmettitore completamente autocostruito che aveva un raggio di qualche km, poi lo sostituimmo con uno comprato in un noto negozio di Sorbolo (allora uno dei top per hifi).
La programmazione principale era costituita da musica leggera e dai nostri maldestri tentativi di fare i Dj, le trasmissioni era di circa due ore al giorno.
Di li a poco si aggiunsero delle rubriche curate sempre da noi o da persone più grandi, come ad esempio la storia del Rock nella quale si esaltavano i gruppi storici dell’Hard Rock concepita e condotta da RS, oppure la rubrica “in chiave di Violino” di SS che proponeva la musica classica ed operistica. Sulla scia delle radio esistenti nacquero anche le classiche rubriche con dediche, che non avendo il telefono in studio venivano richieste col passa parola nei giorni precedenti.
E per ultima arrivò anche la Santa Messa trasmessa tutte le domeniche e i festivi in diretta.
Ovviamente i mezzi economici a disposizione erano esigui , quindi la difficoltà era soprattutto quella di reperire i dischi o le musicassette per poter trasmettere. Ci fu dapprima un grande coinvolgimento personale per cui ognuno di noi (chi più chi meno) cominciò a portare i dischi che aveva a casa e non solo anche giradischi, casse, piastre e mixer. Poi, e questo lo ricordo bene, cominciammo io e RS, ad andare dai distributori di Juke box a comprare o meglio a cercare di farci regalare i dischi che venivano tolti dalla macchine stesse, insomma tutto fatto con grande passione ed entusiasmo.
Certamente non divento mai una radio celebre, ma ebbe il suo pubblico per diverso tempo , tant’è che alcuni commercianti della zona si proposero di sovvenzionarci in cambio di qualche spot pubblicitario di tanto in tanto. Noi però eravamo solo dei ragazzi , non avevamo il poter di accettare o meno, ed infatti questa soluzione ci fu negata per motivi che ancora oggi faccio fatica a capire, e quindi a poco a poco l’entusiasmo si spense e con esso anche la radio.
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"Non si può negare che Radio Baganzola sia stata una meteora nel mondo delle radio private che andavano moltiplicandosi in modo vorticoso nella seconda metà degli anni ’70. Peraltro interpretava, nel vero senso della parola, l’ambito locale della trasmissione via etere con il suo limitato raggio di copertura (5 km sulla frequenza dei 92,50 Mhz). Però era la nostra radio, il palcoscenico “invisibile” dal quale lanciavamo un messaggio quotidiano della nostra voglia di vivere, crescere insieme e amare (le dediche servivano anche a questo…). Ricordo la nostra attrezzatura: i microfoni, un giradischi e un magnetofono sul quale registravamo le poche rubriche programmate di un palinsesto settimanale, dove cercavamo di raggiungere ogni fascia di età inclusi i bambini ai quali M.B. era sempre pronta a raccontare una fiaba. Trasmettevamo anche un radiogiornale deliberatamente limitato alle 7 frazioni della vecchia delegazione di Golese. Ma quello che dominava era la pura improvvisazione: non disponevamo di una discoteca molto fornita per cui ognuno contribuiva con i vinili di casa propria (soprattutto 45 giri oltre ai LP a 33 giri) e costruivamo la scaletta sul momento. Per rimpinguare la discoteca “comune” andavamo nelle aziende che noleggiavano flipper e juke-box (tristemente soppiantati dalle slot machine del 21° secolo) e, con poche centinaia di lire, acquistavamo stock di 45 giri che sarebbero finiti in solaio poiché dovevano fare spazio alle hit del momento." Ricordo di R.S.